Vaccinazioni soggetti di età superiore ai 18 anni
COME FARE?
Il cittadino può essere vaccinato contro le epatiti virali A e B, la difterite, il tetano, la pertosse, l’influenza, il tifo, le malattie da pneumococco, la rosolia, le meningiti da emofilo , da streptococco pneumoniae, da meningococco, la rabbia, il morbillo, la parotite ed altre malattie infettive.
DOVE?
Per essere vaccinati basta recarsi presso il Centro Vaccinale del Distretto, e rivolgersi al medico della Unità Operativa del Dipartimento di Prevenzione che provvederà a chiarire tutti i dubbi e procederà laddove previsto all’esecuzione della vaccinazione. Le vaccinazioni obbligatoriesono gratuite. Le vaccinazioni raccomandate sono offerte gratuitamente alle persone che rientrano nelle categorie a rischio clinico e socio-economico individuate dalle Circolari Ministeriali e dagli Atti di Indirizzo Regionali. Per gli altri è prevista una compartecipazione alla spesa mediante versamentointestato a: Proventi Area Prevenzione ASL AVELLINO, specificando la causale.
QUANDO?
Durante gli orari di apertura dei Centri Vaccinali Distrettuali.
CERTIFICATO DI AVVENUTA VACCINAZIONE
Presso tutti i centri vaccinali sono custoditi i registri di vaccinazione dove sono indicate tutte le vaccinazioni a cui è stata sottoposta la popolazione.
COME FARE?
Basta recarsi alla Unità Operativa del proprio distretto e richiederlo. Il certificato è gratuito.
DOVE?
Per avere il certificato basta recarsi presso il Centro Vaccinale del Distretto, e rivolgersi al medico della Unità Operativa del Dipartimento di Prevenzione se l’età è superiore ai 18 anni altrimenti bisogna rivolgersi al medico della Unità Operativa Materno Infantile (UOMI).
Servizio Vaccinazioni Pediatriche (bambini e adolescenti fino ai 18 anni di età)
Cosa sono i vaccini
I vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese sicure (come ad esempio il tossoide tetanico che deriva dal trattamento della tossina tetanica) oppure, ancora, da proteine ottenute con tecniche di ingegneria genetica. Generalmente i vaccini contengono anche acqua sterile (o una soluzione fisiologica a base salina) e alcuni possono contenere, in piccole quantità, anche un adiuvante per migliorare la risposta del sistema immunitario, un conservante (o un antibiotico) per prevenire la contaminazione del vaccino da parte di batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le proprietà del vaccino.
Tipologie di vaccino
- vaccini vivi attenuati (come per morbillo, rosolia, parotite, varicella, febbre gialla e tubercolosi): prodotti a partire da agenti infettivi resi non patogeni
- vaccini inattivati (come per l’epatite A, la poliomielite e l’antinfluenzale split): prodotti utilizzando virus o batteri uccisi
- vaccini ad antigeni purificati (come per la pertosse acellulare, l’antimeningococco e l’antinfluenzale a sub-unità): prodotti attraverso tecniche di purificazione delle componenti batteriche o virali
- vaccini ad anatossine (come per tetano e difterite): prodotti utilizzando molecole provenienti dall’agente infettivo, non in grado di provocare la malattia ma sufficienti ad attivare le difese immunitarie dell’organismo
- vaccini a Dna ricombinante (come per epatite B e meningococco B): prodotti producendo una grande quantità di un determinato antigene.
Come funzionano i vaccini
Una volta somministrati, i vaccini danno una risposta immunologica (immunità umorale e cellulare) simile a quella causata dall’infezione naturale, senza però causare la malattia e le sue complicanze. Questo meccanismo è la memoria immunologica: la capacità del sistema immunitario di ricordare quali microrganismi estranei hanno attaccato il nostro organismo in passato e di rispondere velocemente . Senza le vaccinazioni, il nostro corpo può impiegare molti giorni per produrre una quantità di anticorpi sufficiente a contrastare l’invasore. Un intervallo di tempo durante il quale il microrganismo può causare danni al nostro organismo.
Vecchie e Nuove vaccinazioni Il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019 (Pnpv)
È stato approvato in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il mese successivo (G.U. Serie Generale, n. 41 del 18 febbraio 2017). tutti i vaccini contenuti nel calendario del Pnpv 2017-2019 sono stati inseriti nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) di definizione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), pertanto i cittadini, che rientrano tra le categorie target per la vaccinazione, hanno il diritto a usufruirne gratuitamente. Oltre alle vaccinazioni per le quali, da anni, sono previsti programmi nazionali di immunizzazione (difterite, tetano, polio, epatite B, Haemophilus influenzae b, pertosse, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C, HPV nelle ragazze 11enni), il Pnpv 2017-2019 introduce nel calendario vaccinale e di conseguenza nei Lea anche le vaccinazioni anti-meningococco B, anti-rotavirus e anti-varicella nei nuovi nati; anti-HPV nei maschi 11enni; il vaccino anti-meningococco tetravalente Acwy135 e il richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti; la vaccinazione anti-pneumococco.
Nota:
Il Pnpv 2017-2019 è stato realizzato in collaborazione con tutte le istituzioni e le società scientifiche coinvolte nelle strategie vaccinali: Istituto superiore di sanità (Iss), Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Regioni, Società italiana di igiene (Siti), Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Società italiana di pediatria (Sip).